Incontro con l’artista DIEGO PERRONE in dialogo con Luca Cerizza, Luca Lo Pinto e Francesco Valtolina in occasione della mostra personale dell’artista in corso al Museo MACRO di Roma e della pubblicazione della monografia Perrone Works Fondazione ICA Milano, Via Orobia 26 Ingresso libero Fondazione ICA Milano presenta, venerdì 10 febbraio 2023 alle 17.30, l’appuntamento speciale dedicato all’opera di Diego Perrone (Asti, 1970), uno degli artisti più importanti della sua generazione. L’incontro prende forma come una conversazione aperta a pubblico tra Diego Perrone e Luca Cerizza, Luca Lo Pinto e Francesco Valtolina e trae spunto da due differenti affondi nel suo lavoro. Da un lato la mostra personale Pendio piovoso frusta la lingua a cura di Luca Lo Pinto. L’esposizione, in corso al museo MACRO di Roma fino al 19 marzo 2023, traccia un itinerario visivo attraverso la quasi trentennale carriera dell’artista ponendo in dialogo opere e display espositivo. Dall’altro, la pubblicazione di Perrone Works (Mousse Publishing, 2020), la più ampia monografia dedicata finora all’artista. Il volume, a cura di Luca Cerizza e disegnato da Francesco Valtolina, viene per la prima volta presentato al pubblico in occasione dell’appuntamento in Fondazione ICA Milano. Il dialogo costituisce l’occasione di dar vita a un approfondimento sul lavoro di Diego Perrone e i modi in cui è stato proposto, letto e ripensato nell’ambito della personale romana e attraverso le pagine della monografia a lui dedicata. Si ringrazia Banca Intesa Sanpaolo, sponsor ufficiale della Fondazione, per il supporto alla programmazione e alle attività di ICA Milano. |
CONTATTI PER LA STAMPA PCM Studio di Paola C. Manfredi Via Carlo Farini, 70 – 20159 Milano www.paolamanfredi.com | press@paolamanfredi.com Carlotta Biffi | carlotta@paolamanfredi.com | +39 345 3924956 ICA Milano | Istituto Contemporaneo per le Arti Via Orobia 26, 20139 Milano office@icamilano.it | www.icamilano.it Orari dal giovedì al sabato – dalle 12 alle 19 Ingresso libero DIEGO PERRONE Diego Perrone è nato ad Asti nel 1970. Vive e lavora tra Milano e Asti. La poetica universale e la visione di Diego Perrone sono profondamente radicate nel fascino particolare e misterioso della vita di provincia e di periferia. Vita rurale, paesaggi spaventosi e nebbiosi dove, tra le colline, si trovano piccole ville brutaliste, epicentro di ogni nevrosi dell’artista. Perrone sfida queste esistenze psicotiche, ma apparentemente impeccabili, entrando e uscendo in punta di piedi da uno stordimento surreale abitato da macchinari agricoli, pesci e forme misteriose. Le sue mostre personali includono: Pendio piovoso frusta la lingua, MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, Roma (2022); La notte all’indietro pesa, Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo, Roma (2019); War Games, curata da Francesco Garutti, Villa del Principe – Palazzo di Andrea Doria, Genova (2017); Margini, Oratorio di Santa Maria delle Grazie, Vigoleno (2017); Void Cinema Congress Death, MASSIMODECARLO, Londra (2014); Il Servo Astuto, Museion, Bolzano (2013); La mamma di Boccioni in ambulanza e la fusione della campana, CAPC Musèe d’Art Contemporain, Bordeaux (2007); Totò nudo e la fusione della campana, curata da Francesco Bonami, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2005). Le sue mostre collettive includono, tra le tante: Espressioni Con Frazioni, Museo Castello Di Rivoli, Torino (2022); Come Prima, Meglio Di Prima, MASSIMODECARLO, Milano (2020); Take Me (I’m Yours), a cura di Christian Boltanski, Hans Ulrich Obrist e Chiara Parisi, Villa Medici, Roma (2018); Ennesima. Una mostra di sette mostre sull’arte italiana, curata da Vincenzo de Bellis, Triennale di Milano, Milano (2015); Nathalie Djurberg & Diego Perrone, Whitechapel Gallery, Londra (2008); After Nature, New Museum, New York (2008); The Shapes of Space, Solomon R. Guggenheim Museum, New York (2007); Perspectif cinema 2003-2004, screenings, Centre Georges Pompidou, Parigi (2004); Animations, P.S.1 Contemporary Art Center, New York (2001). Il lavoro di Diego Perrone è stato incluso nella 53a Biennale di Venezia, a cura di Massimiliano Gioni – Il Palazzo Enciclopedico, Venezia (2013). |