Il Santuario di Sant’Eusebio ospiterà il concerto organizzato in ricordo di Vittorio Beretta nel 15° anniversario della sua scomparsa. Ingresso libero con libera donazione
MILANO – Il Santuario di Sant’Eusebio di Cinisello Balsamo (Mi) ospiterà mercoledì 8 gennaio il concerto “Allegro Freak” del duo composto dalla cantante folk Tiziana Zoncada e dal trombettista e compositore Giovanni Falzone, nome di primo piano della scena jazz italiana (inizio live ore 19; via Sant’Eusebio 15, ingresso libero con libera donazione).
Questo progetto nasce con il desiderio di sperimentare partendo dalle musiche della tradizione folk di varie regioni d’Italia accostate a brani originali composti dallo stesso Falzone. L’obiettivo principale del duo è quello di far intrecciare costantemente storie popolari, narrate dalla ricca ed espressiva voce di Tiziana Zoncada, con il suono caldo e creativo della tromba di Falzone. A completare il quadro sonoro ci sarà l’aggiunta della strumentazione elettronica, che permetterà di aprire finestre di grande libertà espressiva. Caratterizzato dall’assenza di uno strumento armonico, il progetto pone l’accento sulla melodia e punta su un suono essenziale.
L’evento, voluto dall’associazione culturale Musicamorfosi con il supporto della società Alma63, è stato organizzato in ricordo di Vittorio Beretta, figura di spicco del territorio, che si è contraddistinto per l’impegno sociale e culturale svolto a Cinisello Balsamo, nel quindicesimo anniversario della sua scomparsa. Afferma Gemma Beretta, secondogenita di Vittorio e Francesca: «La biografia di mio padre è raccontata da Ezio Meroni in “Vittorio Beretta. Un segno per la città”. Mio padre era un “geometra riluttante” che aveva individuato il giardino di Sant’Eusebio come luogo per crescere una nuova generazione. Perché lui, che accompagnando nostra madre nella Cinisello che con il suo contributo trasformava i campi in palazzi e vedeva terreni dove lei vedeva campi, non smise mai di percepire il giardino come una realtà vivente dove gli alberi avevano una storia: c’erano il salice, il ciliegio e il noce di cui ricordava il seme e ogni malattia di questi compagni di strada era discussa e condivisa e così la decisione del loro taglio, se necessario. Il giardino conservava una storia, le bocce e le chiacchiere e il tiro al piattello, lo sguardo della nonna Maria. E oggi il giardino, preservato da strati di cemento che sono colati tutt’attorno, conserva la storia, accoglie il sambuco migratore, custodisce i tigli ormai centenari, il nuovo noce, il gelsomino e la rosa. E accoglie la musica, la cultura, l’arte. Gesto di riparazione e di restituzione che dopo aver compiuto i cinquant’anni, ormai sul finire del secolo e del millennio, mio padre si impegnò a fare, consapevole che nella formazione tecnica degli anni Cinquanta la cultura della bellezza era stato il difetto. Oggi lo ricordiamo con affetto, stima e rimpianto, modello ed esempio per il tempo presente». Al nome e all’eredità di Vittorio Beretta è dedicata l’associazione Vi.Be (acronimo di Vittorio Beretta), che nel quartiere di Sant’Eusebio offre, attraverso la musica, momenti di socialità e di crescita personale per i giovani.
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