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lines are telling stories
Mostra personale di Silvia Bächli
Galleria Raffaella Cortese
Via Stradella 7-1- 4 -15, Milano
fino al 26 aprile 2025
Ci allontaniamo sempre di più dai tanti desideri e dalle tante voglie e ci stupiamo nello scoprire quanta poca sostanza materiale serva a Silvia Bächli per affascinarci magicamente: qualche pennellata ben temperata, la carta giusta e uno spettatore disposto a dedicarsi all’opera d’arte e anche a percepire se stesso durante l’osservazione approfondita dei colori e delle superfici e a seguire con curiosità il flusso dei propri pensieri e delle proprie sensazioni.
La riflessione pittorica in un dialogo sensuale, con un rosso-marrone denso e potente, un verde intenso o con un albicocca luminoso, ci guida a una domanda cruciale: Cosa fai tu, l’immagine, con me? Dove mi porti? A quali ricordi mi colleghi?
Markus Stegmann, from “In the Lee of Time – On the New Works on Paper by Silvia Bächli”, Museum Langmatt, Baden, 2023
Dove dovrebbe iniziare la linea? Che direzione dovrebbe prendere? Quali sono le sue qualità? Segue la propria stessa linea o si espande per delineare un’area? Come prosegue dopo aver preso queste prime decisioni? Alla prima linea ne segue una seconda, o addirittura una terza? A un livello più fondamentale: Quali sono i materiali da utilizzare? Quanto è grande la carta?
Konrad Bitterli, from “Beginning”, Kunstmuseum Winterthur, 2024
Alla quinta mostra in galleria, l’artista svizzera Silvia Bächli continua nella sua esplorazione iniziata nei tardi anni ‘70 degli elementi più nucleari del disegno: la superficie, la linea, il colore, la pennellata. Benché ogni scelta che li riguardi sia identitaria per l’artista, questi trovano
una rinnovata definizione ed esistenza su ogni nuovo foglio di carta e guidano lo spettatore attraverso il suo modo di concepire il ritmo della realtà.
Negli spazi di via Stradella 1 e via Stradella 4, Bächli presenta una selezione di disegni a partire dal 2006 che trovano vita insieme ai più recenti sulla parete. Le pennellate rosse di Untitled (2011) e Spine 2 (2023) convivono e si intersecano ai campi solidi di colore della serie Farbfeld, toccando toni del marrone, del mattone e del blu profondo.
Come parole, o singole note, i lavori nella mostra esistono nel contesto di una composizione che si sviluppa lentamente, con cura squisita, e trovano la propria voce.
Nel lavoro di Bächli, come le pennellate si allungano al di fuori della carta, il gesto supera la formalità. È, questa, un’azione di scoperta: parte da un’impressione nella memoria, si estende come un tentativo, una possibilità, tasta i confini della carta e si conclude.
Attraverso un linguaggio coerente Bächli esplora meticolosamente la superficie bidimensionale, verso la quale lo spettatore è chiamato non solo a osservare, ma anche a interrogarne le pennellate, le campiture e i colori, esplorando al contempo gli spazi vuoti che si generano al loro interno.
La mostra di Bächli in galleria è parallela a un progetto speciale dell’artista al Museo Morandi, Bologna, da visitare dal 21 gennaio al 18 maggio 2025.
Cinque lavori dalla serie Farbfeld, con campiture verticali e orizzontali, condividono una stanza con delle nature morte del periodo tardo di Morandi, appositamente selezionate dall’artista. Bächli, occupando una delle pareti e lasciando le altre tre al pittore bolognese, sceglie toni che entrano in conversazione con la palette unica e riconoscibile dei dipinti di Morandi, in un dialogo di voci differenti ma in diretta comunicazione.
Biografia
Silvia Bächli è nata nel 1956 a Baden, Svizzera. Vive e lavora a Basilea. Lavora con Galleria Raffaella Cotese dal 2013.
Bächli ha sviluppato la sua tecnica di disegno lavorando su fogli di carta bianca, di diverse dimensioni e qualità, utilizzando inchiostro Indiano, carboncino, gouache o pastelli. Usando
il corpo e i suoi movimenti come punto di partenza, il suo lavoro prende forma inorno a espressioni considerate parte della sfera del sensibile. In questo modo, Bächli presenta una realtà fatta di frammenti e impressioni. Il risultato non sono solo ‘momenti pittorici’; ma questi sembrano avere, una predisposizione cinematica nel catturare corpi, oggetti e i loro dettagli ma anche paesaggi, gesti, strutture e processi. Sono storie senza un inizio o una fine, ma che catturano un determinato momento.
All’artista sono state dedicate importanti mostre personali come: Partitura, Centro Botin, Santander (2024); They’ve Turned into Each Other. Which Is Which?, Kunstmuseum Winterthur (2024); Silvia Bächli, Museum Langmatt, Baden, Switzerland (2023); Silvia Bächli. Along Long Lines, Weserburg Museum für moderne Kunst, Bremen, Germany (2022); Side Facing the Wind, Fidelidade Arte, Lisbona (2021). Travelled to: Culturgest, Porto (2021); Silvia Bächli, Fondation espace écureuil, Printemps de septembre, Toulouse (2021) Interstices, LaBF15, Lyon (2021); Shift, Kunsthalle Karlsruhe (2019); Arts lointains si proche dans le regard de Silvia Bächli, Musée Barbier-Müller, Genève (2018); Situer la différence, Centre culturel suisse, Paris (2017, with Eric Hattan); weiter.wird.Les abords, Frac Franche-Comté, Besançon (2015); Brombeeren, Pinakothek der Moderne, Munich (2014); Far apart – close together, Kunstmuseum St. Gallen (2012).
Silvia Bächli è stata inclusa in una serie di mostre collettive tra cui: Drawing Today Recent Additions to the Collection, Kunstmuseum Basel, Switzerland (2024); Dynamics of the Organic, Kunstmuseum Basel, Switzerland (2023); “Warum ist nicht alles schon Verschwunden?”, Kunstmuseum Bochum, Germany (2021); Resonating Spaces, Fondation Beyeler, Basel
(2019); To have a shelf live, Eric Hattan & Silvia Bächli, Art Basel | Parcours (2018); Drawing Now, Albertina, Vienna (2015); Biens communs I, acquisitions récentes, Mamco, Musée d’art moderne et contemporain, Geneva (2011); elles@centrepompidou, artistes femmes dans les collections du Centre Pompidou, Centre Pompidou, Paris (2010). She represented Switzerland at the 53rd Venice Biennale (2009). Bächli’s works are featured in numerous major collections including The Museum of Modern Art, New York; Museum für Moderne Kunst, Frankfurt; Centre Pompidou, Paris; Kunstmuseum, Basel; Kunstmuseum St.Gallen; Staatliche Graphische Sammlung and Neue Pinakothek, Munich; Mamco, Geneva; The Art Institute of Chicago, Chicago; Fundación Botín Santander; Kunst Museum Winterthur, Winterthur.
Installation View, Silvia Bächli, lines are telling stories
, Courtesy the Artist and Galleria Raffaella Cortese, Milan – Albisola, ph Andrea Rossetti.