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KOREAN MINHWA
dal 12 al 18 febbraio 2025
Fondazione Luciana Matalon – Foro Buonaparte 67, Milano
Ingresso libero, dal martedì al sabato 10:00 – 13:00 | 14:00 – 19:00
secondo appuntamento della rassegna di arte coreana
vernissage: 12 febbraio dalle ore 18 alle 20,30
a cura di Michela Ongaretti
Torna alla Fondazione Matalon la mostra collettiva che ha fatto conoscere la pittura Minhwa
coreana a Milano, forse la più amata del festival per la peculiarità del suo linguaggio vivace e
accattivante. Dopo il successo del 2017 e del 2018, le sale di Foro Buonaparte tornano ad
animarsi con personaggi e animali di una pittura dei nostri giorni ma proveniente da una
lontanissima tradizione, aggiornata e rielaborata secondo la sensibilità degli artisti viventi.
Quando parliamo di Minhwa intendiamo una manifestazione caratteristica della cultura
dell’intera Corea che coinvolge l’arte popolare secondo la forma, riconoscibile per stile e
soggetti, costituita nel XVII esimo secolo.
La pittura Minhwa fin dalle origini rappresenta, su carta o su seta, animali e figure della
mitologia, scene di vita quotidiana e oggetti quali simboli di felicità e benessere. I suoi artisti
erano itineranti nelle zone di culto, spesso per festival locali, dove si fermavano per eseguire
lavori su ordinazione, commissionati da nobili o persone comuni. Purtroppo la Guerra di Corea
(1950) decretò il declino di questa tradizione.
Il revival Minhwa si sviluppa in Corea del Sud dagli anni Ottanta del XX esimo secolo. Nel
paese democratico si cerca di non disperdere un importante patrimonio storico-artistico,
aggiornando e aggiungendo nuovi soggetti, pur mantenendo uno stile identitario.
Manifestazione caratteristica della cultura dell’intera Corea, nella Repubblica del Sud è
decisiva l’azione di associazioni artistiche come Korean Minhwa Association, protagonista
di questa mostra. Nascono per unire e rappresentare pittori che si riconoscono in un vero e
proprio movimento dedicato alla rinascita del genere Minhwa in epoca contemporanea.
Saranno presenti alcuni loro dirigenti e una rappresentanza della rivista mensile Wol-Gan
Minhwa.
Allora come oggi i soggetti più ricorrenti sono gli animali, come la tigre e la carpa, che
simboleggiano rispettivamente Potenza e Successo. Hanno funzione augurale anche uccelli o
animali domestici come il gatto o il gallo, associati spesso alla carpa in movimento, tra le figure
più amate di sempre. Alcuni animali sono stati scelti per la loro simbologia chiara, tramandata
fin dalle origini letterarie della Corea. I pittori antichi realizzavano opere richieste da un
capofamiglia per essere custodite e viste da tutti gli ospiti di una casa, avevano quindi valore
apotropaico e benaugurale.
Una particolarità sulle tigri in mostra: se appare addomesticata o simile ad un gatto è per
dimostrare che nella casa che la custodisce la civiltà ha vinto sulla bestia, rendendola
mansueta. L’ambiente domestico promette solo serenità, senza alcun pericolo.
Per ulteriori informazioni sulle opere:
Jang Sung-An orangebridgemilano@gmail.com
Michela Ongaretti ongaretticomunicazione@gmail.com 347 5028766