
Il 30 aprile 2025 apre le porte al pubblico il Museo Giancarlo Vitali, nuovo spazio espositivo e centro permanente di produzione culturale nel cuore del borgo di Bellano, dedicato a riscoprire l’opera del pittore e incisore Giancarlo Vitali (1929-2018), originario del luogo. Collocato negli spazi rinnovati del settecentesco Palazzo Lorla, il Museo propone una lettura inedita del lavoro dell’artista, attivando un dialogo con maestri del passato e con autori contemporanei e le pratiche artistiche del nostro tempo. Paese natale e punto di riferimento poetico per Vitali, Bellano accoglie all’interno del progetto BAC Bellano Arte Cultura la sua punta di diamante: un Museo nato per custodire, valorizzare e diffondere la conoscenza dell’opera di Giancarlo Vitali, ma anche un luogo dove realizzare un confronto tra epoche e linguaggi, e stimolare riflessioni sull’arte del presente. La direzione artistica di BAC Bellano Arte Cultura è affidata alla storica dell’arte Chiara Gatti, che guiderà anche il Museo, qui accompagnata dall’artista Velasco Vitali. Insieme definiranno per il Museo Giancarlo Vitali un programma culturale annuale, intrecciando ricerca, valorizzazione e sperimentazione. A rendere possibile la nascita del Museo è l’avvenuta donazione da parte della famiglia Vitali al Comune di Bellano e all’Associazione ArchiViVitali ETS di un consistente nucleo di opere, tra cui l’intero corpus incisorio di 560 fogli, e l’esperienza di produzione culturale interdisciplinare – promossa da ArchiViVitali ETS – che in sette anni ha dato vita a 13 progetti espositivi, con numerose collaborazioni accese con istituzioni culturali e protagonisti della scena culturale, tra artisti, curatori e creativi attivi in diversi campi e discipline. Parte della donazione trova oggi casa nelle tre sale al piano terra di Palazzo Lorla in un percorso antologico che intende valorizzare l’opera del maestro e porsi come punto di riferimento per gli studi sull’opera pittorica e grafica di Giancarlo Vitali, oltre che come laboratorio di progettazione espositiva teso al dialogo fra i linguaggi del moderno e del contemporaneo. Dice Antonio Rusconi, Sindaco di Bellano: «L’apertura del Museo Giancarlo Vitali porta ulteriore linfa all’idea di un “Rinascimento bellanese” che dal 2018 ha significato un programma di mostre di arte contemporanea, incontri culturali ed eventi che hanno preparato il terreno per un progetto ambizioso che abbiamo battezzato BAC Bellano Arte Cultura: una sintesi della visione e della politica culturale promossa in questi anni che proietta verso il prossimo futuro Bellano, da sempre terra di numerosi artisti e intellettuali». |
![]() Museo Giancarlo Vitali, Sala Rosa © Hanninen |
La doppia anima del Museo: centro studi e spazio espositivo Il Museo si presenta come spazio radicato nel territorio e aperto alla sperimentazione, dove la lezione di Vitali si intreccia con le esperienze di artisti contemporanei e di maestri del passato, dove l’incontro tra memoria passata e visione futura attiva connessioni virtuose. La collezione permanente raccoglie cento opere realizzate in settant’anni di pittura, a partire dalla metà degli anni Quaranta, agli Ottanta, periodo segnato dall’incontro con Giovanni Testori, che ne riconobbe il talento, ne divenne amico e ne promosse il lavoro fino al primo decennio del nuovo secolo. Il Museo è anche centro studi: la raccolta diventa fondo di ricerca e piattaforma di rilettura critica dell’opera, sempre in rapporto con altri linguaggi visivi. Parallelamente, il Museo ospiterà ogni anno una mostra temporanea a cura di Chiara Gatti, che metterà in dialogo l’opera di Giancarlo Vitali con quella di artisti di differenti latitudini e generazioni, per riflettere sul ruolo culturale e sociale dell’arte contemporanea. Il percorso espositivo permanente Con un criterio tematico per analogie e contrasti, 100 dipinti costellano lo spazio in un rapporto costante con gli elementi architettonici preesistenti. La prima sala, tagliata da una parete riflettente in alluminio che divide l’ambiente in due parti asimmetriche, ricostruisce il mondo intimo di Giancarlo Vitali, attraverso i volti e le presenze, ritratti dal vero, di chi lo ha accompagnato nel suo lungo viaggio nell’arte, a partire dalla compagna di una vita, Germana, qui rappresentata nel dipinto omonimo del 1955. Spicca un autoritratto dell’artista appena diciassettenne, realizzato nel 1946, che indica la strada di un talento precoce, che percorrerà la via dell’arte in solitaria da autodidatta. Il percorso prosegue nella seconda sala dove una grande struttura circolare accoglie ritratti di nature morte, tra fiori essiccati, animali vivi e morti colti nella loro vibrante carnalità, parte del repertorio poetico e personale di Vitali. A questi si affiancano scene di vita popolare come le sfilate delle bande, i cortei e i concerti che celebrano Bellano, costante fonte di ispirazione per il pittore, come teatro vivente. Tutti questi soggetti corrispondono agli incontri di Vitali e alle sue memorie e che sulla tela, attraverso il suo pennello energico, vengono reinventati e trasformati a esprimere il valore allegorico delle sue figure. Nel corpo a corpo col colore e la superficie Vitali non ha mai rinunciato alla forma, l’ha però certo alterata, mettendola in movimento. Prima di raggiungere gli ultimi due ambienti del Museo il pubblico scopre il giardino di Palazzo Lorla, ora impreziosito dalla presenza del grande dipinto murale “Uccelli al museo”, un titolo preso a prestito da una piccola serie di opere, fantasiose e ironiche, che Giancarlo Vitali ha dedicato ai volatili. Dipinto da Velasco Vitali come omaggio al padre pittore ma anche all’ultimo abitante della casa, Agostino Lorla. Il corridoio che porta nell’ultima sala accoglie altre nature morte, realizzate tra la fine degli anni Quaranta e i primi del Duemila, e scene di banchetti consumati, rappresentazione simbolica della fine del tutto. La collezione si completa nell’ultima sala dove si succedono in un confronto diretto, da un lato un’infilata di dipinti che hanno come soggetto i girasoli, ritratti appassiti quando ormai sono frutto da seme, e dall’altro i corpi squartati di bestie, tra cui la grande tela Toro Squartato IV (1984) alta più di due metri. Il mondo animale e quello vegetale si confrontano nel comune destino di protagonisti e vittime della nostra voracità. Aiutano a comprendere il ruolo di Giancarlo Vitali nella storia dell’arte le parole di Chiara Gatti, dal 1 maggio 2025 direttrice artistica di BAC Bellano Arte Cultura: «Nessun uomo è un’isola e, per quanto Giancarlo Vitali abbia trascorso la vita a sottrarsi ai clamori del sistema dell’arte, alle tendenze, ai gruppi e ai luoghi deputati, riparare nel suo borgo sul lago non lo ha reso immune ai rapporti col mondo, con la storia presente, la storia passata e, soprattutto, con la storia universale. Proprio come l’opera d’arte che non esiste da sola, non è una monade o un’entità autonoma, ma vive di relazioni, radici e spore, l’isola-paese di Vitali aveva rizomi allungati nella terra, ai piedi della montagna, infiltrati nel tessuto cittadino fino al midollo; ma aveva anche antenne tese, parabole orientate verso i moti delle cose e sensibili ai venti culturali risaliti da sud seguendo la Breva o scivolati veloci da nord come il Tivano». |
![]() Museo Giancarlo Vitali, Sala Blu © Hanninen |
Gli spazi: il fascino di Palazzo Lorla Sede del Museo è l’aristocratico Palazzo Lorla, dimora con origini antichissime che assume l’aspetto attuale nel Settecento, abitata alla fine dell’Ottocento dall’ultimo discendente della famiglia di imprenditori tessili: Agostino Lorla, figura eccentrica, solitaria, appassionata di botanica e animali esotici, che trasformò la residenza nel luogo ideale dove coltivare piante esotiche e allevare pesci e uccelli di ogni specie. Un grande dipinto murale collocato nel giardino ne restituisce l’immaginario, omaggiandone la storia. Dopo un attento intervento di restauro e ridisegno funzionale, nel 2018 il Palazzo è stato restituito alla comunità trasformato, grazie all’attività di ArchiViVitali ETS in collaborazione con il Comune di Bellano, in uno spazio per l’arte contemporanea. La riprogettazione degli interni oggi è firmata dagli architetti di Vitali Studio, che hanno adottato soluzioni leggere e reversibili: pareti mobili geometriche generano nuovi punti di vista e giochi prospettici, mentre i dipinti di Vitali, esposti in formati alternati, instaurano un dialogo diretto con l’architettura. Velasco Vitali, che insieme a Chiara Gatti curerà la programmazione espositiva annuale del Museo, racconta: «L’esposizione si articola in un percorso diversificato, in costante dialogo con gli elementi architettonici preesistenti, restituiti a una nuova visibilità e funzione. Questo approccio mira a preservare e amplificare il legame di empatia e autenticità che connette storicamente l’edificio di Palazzo Lorla alla comunità di Bellano. Le opere di Giancarlo Vitali sono allestite seguendo un criterio analogico, anziché cronologico, in stretto dialogo con le geometrie del nuovo spazio». Un progetto condiviso per il territorio Il Museo Giancarlo Vitali è un progetto di ArchiViVitali ETS, realizzato grazie al sostegno di donatori privati e al contributo di Fondazione Cariplo. Per la raccolta fondi è stato istituito un apposito Fondo Museo Giancarlo Vitali presso la Fondazione Comunitaria del Lecchese. L’apertura del Museo Giancarlo Vitali, in piena sintonia con la vita, il pensiero e l’energia che permea le opere del pittore bellanese, è un grande momento di condivisione con il borgo, i cittadini, le persone che popolano le strade e le piazze ogni giorno, indaffarati nelle loro faccende. In occasione dell’inaugurazione del Museo, martedì 29 aprile dalle ore 20, gli spazi del Palasole di Bellano ospitano un momento di condivisione aperto a tutta la cittadinanza, con i vini offerti dalla Fondazione Vittorio e Mariella Moretti. Una sorta di restituzione dell’opera di Giancarlo Vitali, ma anche viceversa, in un ulteriore momento di scambio tra l’artista e il suo borgo. BAC Bellano Arte Cultura Il nuovo Museo si inserisce nel più ampio progetto di valorizzazione del territorio di Bellano, che prende il nome di BAC Bellano Arte Cultura: un itinerario di oltre un chilometro che comprende monumenti storici, naturalistici e culturali del borgo e si intreccia a un calendario di mostre di arte contemporanea, la rassegna letteraria “Il bello dell’Orrido” curata da Armando Besio, i concerti di musica orchestrale del Maestro Roberto Gianola, la Pesa Vegia, i Cortometraggi tra Terra e Acqua, i percorsi guidati “Bellano tra Arte Storia e Fede”, il TEDxBellano e molti altri. BAC, in un percorso culturale che unisce memoria storica e attività contemporanee, costituisce un museo diffuso di scoperta del territorio, che riunisce: l’Orrido di Bellano e la suggestiva Cà del Diavol il Parco Lorla, riaprirà come giardino delle sculture, che collegherà l’Orrido con lo spazio espositivo di San Nicolao Arte Contemporanea San Nicolao Arte Contemporanea, ex chiesa e riaperto al pubblico a ottobre 2024 come spazio espositivo e sede delle sculture in rame di Danilo Vitali la chiesa di Santa Marta, che conserva il restaurato gruppo scultoreo ligneo Cinquecentesco del Compianto sul Cristo morto di Giovanni Angelo Del Maino la chiesa dei Santi Nazaro e Celso, monumento nazionale e importante testimonianza romanico-gotica il Museo del Latte e della Storia della Muggiasca – MUU, in località Vendrogno, Museo etnografico accolto negli spazi di un’antica latteria che racconta le tradizioni, i costumi e le tecniche di produzione delle antiche comunità contadine locali A questi si aggiunge il Museo Giancarlo Vitali, arricchendo il percorso con la sua proposta culturale e artistica. Il progetto BAC Bellano Arte Cultura è voluto dall’Amministrazione Comunale in concerto con la Parrocchia di Bellano e le associazioni Pro Loco Bellano, ArchiViVitali ETS e Insieme per il Museo di Vendrogno. Con il patrocinio di |
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INFORMAZIONI AL PUBBLICO Museo Giancarlo Vitali Bellano, Palazzo Lorla, Via Alessandro Manzoni, 50 Giorni e orari di apertura: Dal 30 aprile al 4 maggio: tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00 Dal 5 maggio al 31 maggio: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18 Sabato e domenica: dalle 9 alle 19 Dal 31 maggio: tutti i giorni dalle 9 alle 19 Martedì 29 aprile 2025 | dalle ore 20 “La Festa del Pittore” Omaggio a Giancarlo Vitali Palasole, Bellano, Viale Tommaso Grossi, 19 BAC Bellano Arte Cultura www.bacbellano.eu CONTATTI STAMPA PCM Studio di Paola C. Manfredi Via Carlo Farini, 71 – 20159 Milano Francesca Ceriani | francesca@paolamanfredi.com | T. + 39 340 9182004 Ilaria Chiodi | ilaria@paolamanfredi.com | T. + 39 349 2424730 |
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NOTE BIOGRAFICHE Giancarlo Vitali giancarlovitali.com | IG: @giancarlovitali1929 Bellano (Lecco), 29 novembre 1929 – 25 luglio 2018. Nasce a Bellano, sul Lago di Como il 29 novembre 1929. Inizia a dipingere a quindici anni, dopo un periodo di lavoro all’Istituto d’Arti grafiche di Bergamo. Nel 1983 Giovanni Testori, dopo aver visto per caso la riproduzione di un suo dipinto, gli fa visita. Da questo incontro scaturisce un rapporto di reciproca stima e di amicizia. L’anno successivo Testori gli dedica un articolo sulla terza pagina del “Corriere della Sera” e organizza a Milano quella che si può considerare la prima personale. Da quel momento espone in molte sedi pubbliche e private, pubblica numerosi cataloghi e cartelle di incisioni. ArchiViVitali ETS archivivitali.org | IG: @archivivitali ArchiViVitali è un’associazione ETS a carattere culturale nata nel 2016 quando ha realizzato il progetto “Giancarlo Vitali – TimeOut”, una mostra voluta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, allestita in 4 sedi – Palazzo Reale, Castello Sforzesco, Casa del Manzoni e Museo di Storia Naturale. Curata da Velasco Vitali, con la collaborazione di Peter Greenaway nella mostra di Casa del Manzoni, è stata visitata da 80mila persone, dal 5 luglio al 24 settembre 2017. ArchiViVitali ha sede a Bellano dove custodisce, ordina e valorizza gli archivi di Giancarlo Vitali e, coinvolgendo di volta in volta curatori di riconosciuta qualità, promuove un calendario di eventi culturali ed espositivi in dialogo stretto con il Comune per la promozione di iniziative volte a sostenere il percorso di rigenerazione del territorio, puntando a sviluppare l’interesse verso il mondo dell’arte, sensibilizzando i residenti e promuovendo la conoscenza di artisti e intellettuali di fama internazionale. Grazie a questa collaborazione, in 6 anni sono state allestite 13 mostre nello spazio Circolo e 5 nello spazio San Nicolao di Bellano, residenze d’artisti e dato vita alla rassegna letteraria “Il bello dell’Orrido”, il laboratorio di cinema “Corto e Fieno” e il progetto fotografico “Il ritratto di Bellano”, che ha coinvolto 1500 su 3500 residenti. Le mostre organizzate da ArchiViVitali ETS, dal 2018 al 2024, negli spazi del Circolo dei Lavoratori, oggi una delle sale del Museo Giancarlo Vitali. 1.12.2018 – 2.06.2019 Lo strano colore del Rosso Collettiva 26.07 – 10.11.2019 Caduta Libera Gianni Maimeri e Agostino Iacurci 07.12.2019 – 14.03.2020 George Kenneth Scott Eats Drink and Pizza 28.06 – 11.10.2020 La teoria delle impronte 1 Opere calcografiche degli artisti contemporanei della stamperia d’arte Corrado Albicocco 31.10 – 31.12.2020 La teoria delle impronte 2 Diciotto capolavori selezionati dalla Civica Raccolta delle Stampe Bertarelli 01.05 – 03.10.2021 Goldwatch Velasco Vitali 23.10.2021 – 03.04.2022 L’Italia è un giardino. Di ricerche estetiche agresti Collettiva a cura di Blais 16.04 – 12.06.2022 Il sipario – La scena dell’Arte/1 Con opere provenienti dal teatro Tuscany Hall di Firenze 02.07 – 06.11.2022 La scena dell’Arte In collaborazione con Villa Carlotta 24.09 – 2.10.2022 Giovanni Segantini “Sulla strada del lago” Nella sede di ArchiViVitali il dipinto “Sera a Pusiano” e due disegni (collezioni private). 10.12.2022 – 12.03.2023 Un segreto per pochi. Riconoscersi dentro un ritratto A cura di Alessia Romano Una collettiva di giovani artisti nati tra gli anni Ottanta e Novanta 25.03 – 09.07.2023 Franco Battiato. La realtà non esiste 21.07 – 07.01.2024 Volti. La pittura italiana di ritratto nel XX secolo A cura di Luca Beatrice Ideata da Velasco Vitali e prodotta da ArchiViVitali in collaborazione con il FAI – Fondo Ambiente Italiano. La mostra è stata allestita sia allo spazio Circolo a Bellano che a Villa del Balbianello a Tremezzina. 23.03 – 29.09.2024 La montagna più bella del mondo Giancarlo Vitali Nel bicentenario della nascita di Antonio Stoppani |