Da Riccardo Benassi a Aziz Hazara, da Camille Henrot al progetto site-specific di Michael Stipe: tutto il 2023 di Fondazione ICA Milano Otto progetti espositivi inediti, un public program, due pubblicazioni e la terza edizione di Books & Others. Completa il programma il progetto vincitore dell’Italian Council 2022 dei Masbedo. Fondazione ICA Milano presenta la propria attività culturale per l’anno 2023. La nuova stagione culturale dell’istituzione, aperta a gennaio 2019 a partire dalla volontà di un gruppo di collezionisti privati sotto la guida di Alberto Salvadori, vede la presentazione di progetti espositivi negli spazi di Via Orobia 26, con un public program con proposte per il pubblico più esperto ma anche per neofiti e curiosi, e un festival dedicato al mondo dell’editoria d’arte che quest’anno giunge alla sua terza edizione. PROGRAMMA ESPOSITIVO La programmazione culturale di ICA muove da un calendario di otto progetti espositivi inediti che accolgono una selezione di artisti di caratura internazionale, rinnovando l’attenzione che la Fondazione riserva alla ricerca d’avanguardia. A inaugurare l’anno espositivo della Fondazione due progetti aperti al pubblico dal 25 gennaio al 18 marzo: la personale di Riccardo Benassi (Italia, 1982) a cura di Alberto Salvadori e la prima personale dell’artista Chemutai Ng’ok (Kenia, 1989) curata da Chiara Nuzzi e realizzata con il supporto di T293 e 22 Contemporary. Il piano terra accoglie l’esposizione Morestalgia di Riccardo Benassi, il cui cuore pulsante è rappresentato dall’omonima installazione costituita da un ampio schermo led penetrabile dal corpo umano. Rievocando un sentimento nostalgico caratteristico dell’era post-internet, la mostra si dipana attraverso una narrazione liquida, arricchita da alcune opere inedite esposte in Italia per la prima volta. Al primo piano della Fondazione debutta contestualmente An impression that may possibly last forever, di Chemutai Ng’ok (Kenia, 1989). Dieci opere pittoriche e una selezione di disegni realizzati nel 2022 appositamente per la mostra esplorano le dinamiche psicologiche e di potere che innervano le interazioni umane. Segue, ad aprile 2023, l’inaugurazione della mostra personale di Nathlie Provosty (USA, 1981) a cura di Alberto Salvadori, allestita su entrambi i piani della Fondazione. Il lavoro di Provosty analizza matericità e percezione. Per la sua prima mostra personale istituzionale in Europa, l’artista presenta un nuovo corpo di dipinti a olio mai esposti. Le opere utilizzano un linguaggio immediato e seducente, evocando elementi legati all’artista, alla storia dell’arte o al mondo naturale così come a esperienze di vita soggettive. La mostra, realizzata in collaborazione con APALAZZOGALLERY, Brescia, è accompagnata da una performance musicale sperimentale dell’artista e compositore newyorkese Gryphon Rue. Da maggio a luglio 2023 le mostre che caratterizzano la programmazione estiva dell’istituzione saranno le seguenti. Condemnation di Aziz Hazara (Afganistan, 1992), a cura di Francesca Recchia, offre una prospettiva critica sulla guerra in Afghanistan e sulle rappresentazioni visive che ne sono derivate, soffermandosi in particolare sul leitmotiv della missione civilizzatrice dell’Occidente. Attraverso un’esperienza multisensoriale, l’artista invita a riflettere sulla fragilità dell’attenzione mediatica riservata a tutte le guerre, in un’analisi lucida e di grande attualità. La project room della Fondazione accoglie invece Ministry of Loneliness, personale di Rebecca Moccia (Italia, 1992) a cura di Chiara Nuzzi. Il progetto, sviluppato in collaborazione con Jupiter Woods (UK), Magazzino Italian Art (USA) e l’Ambasciata Italiana in Giappone e realizzato con il sostegno di Italian Council Ministero della Cultura, Outset Contemporary Art Fund (UK), Careof nell’ambito della 10° edizione di ArteVisione e della galleria Mazzoleni, London – Torino, esplora la solitudine e la sua politicizzazione nella società neoliberale a partire dall’esperienza collettiva di isolamento sperimentata nel corso della pandemia globale del 2020. La mostra sarà inoltre accompagnata da una pubblicazione co-edita da Fondazione ICA Milano e presentata nell’autunno 2023. L’autunno di Fondazione ICA Milano si apre con le mostre di tre artiste, i cui lavori animano gli spazi di Via Orobia 26 da fine settembre a novembre 2023. Camille Henrot (Francia, 1978) ed Estelle Hoy (Australia, 1983) dialogano nella mostra Jus d’Orange , a cura di Chiara Nuzzi, che vede le opere dell’una intersecarsi nei lavori dell’altra in un’intensa narrazione visiva e testuale. Tra disegni, testi e installazioni, la conversazione tra le due artiste trasforma lo spazio espositivo in un ambiente immersivo in cui temi quali malinconia, esistenzialismo e speranza vengono condivisi con il pubblico attraverso diversi media. La mostra è accompagnata da una pubblicazione ad hoc edita da Fondazione ICA Milano. Contestualmente, il piano terra della Fondazione accoglie la mostra personale di Leda Catunda (Brasile, 1961), curata da Alberto Salvadori. A partire dagli anni Ottanta, Catunda ha costruito un lessico visivo che si muove tra cultura di massa e artigianato, utilizzando insieme la pittura astratta e la scultura, così come i procedimenti di collage e di appropriazione della pop art. Sfruttando la voracità immaginifica del nostro tempo, l’artista crea opere tattili il cui supporto diviene al tempo stesso il contenuto, arricchendole di una dimensione intima, familiare e personale ottenuta grazie all’approccio manuale e precario dell’opera. Il calendario espositivo dell’anno chiude a dicembre 2023 con un appuntamento assolutamente straordinario: la grande mostra personale dedicata a Michael Stipe (USA, 1960) e curata da Alberto Salvadori, che l’artista ha concepito appositamente per gli spazi di ICA Milano. Tra sculture, lavori fotografici, installazioni sonore e video, l’artista esplora l’inafferrabile percezione di espansione e contrazione del tempo, soffermandosi in particolare sul ruolo fondamentale dell’amore. La scelta di Michael Stipe di ICA Milano come luogo per presentare i propri lavori premia la visionarietà e la capacità del gruppo fondatore di aver dato impulso a una proposta culturale autodeterminata, non imposta ma sentita e vissuta con generosità e passione. PUBLIC PROGRAM Il palinsesto culturale di Fondazione ICA Milano è innervato dal ricco public program, che vede una variegata selezione di appuntamenti lungo tutto l’anno 2023. Si inaugura nel mese di febbraio con la presentazione di due libri di recente pubblicazione: il 2 febbraio il primo appuntamento, dedicato alla pratica artistica del collettivo FLATFORM, seguito il 10 febbraio dall’incontro dedicato al libro edito in occasione dell’attuale mostra personale dell’artista Diego Perrone presso il museo MACRO di Roma. A marzo verrà inoltre presentato il volume “Manifesto per una nuova ceramica” a cura di Irene Biolchini, prodotto in occasione del ciclo di conferenze “Per un Manifesto della nuova ceramica: calendario di incontri per investigare la ceramica del XXI secolo” tenutosi presso la Fondazione tra il 2021 e il 2022. Tra aprile e dicembre inoltre, gli interventi di Lito Kattou (Cipro, 1990) e Paul Maheke (Francia, 1985) verranno presentati negli spazi della Fondazione in occasione delle mostre personali dedicate agli artisti presso le Project Room della Fondazione Arnaldo Pomodoro a cura di Chiara Nuzzi, curatrice invitata dall’istituzione per l’anno 2023, restituzioni dei progetti che sanciscono il dialogo e la collaborazione tra le due Fondazioni. La presentazione del libro di Olympia Scarry, disegnato da Dan Solbach, e l’inedito concerto di Stephen O’Malley con Avaeken eseguita dall’ensemble belga di chitarre elettriche ZWERM, prendono vita l’11 giugno 2023, arricchendo il palinsesto del public program e rappresentando l’ultima tappa dell’esposizione Olympia Scarry. White noise, realizzata presso gli spazi dell’istituzione nel 2021. FESTIVAL BOOKS & OTHERS Torna infine a settembre 2023 il festival Books & Others, l’appuntamento annuale dedicato al libro d’artista e alla cultura visiva che giunge quest’anno alla sua terza edizione. ITALIAN COUNCIL Completa e arricchisce la programmazione culturale di Fondazione ICA Milano il progetto 20/20.000Hz di MASBEDO, a cura di Cloe Piccoli, presentato dalla Fondazione in qualità di istituzione capofila. Il progetto, vincitore dell’Italian Council 2022, nasce dalla volontà di riattivare e valorizzare lo studio di Fonologia musicale della RAI attualmente conservato al Castello Sforzesco di Milano, attraverso un’opera che coinvolga musica, immagini in movimento e suono. MEMBERSHIP CARD Al via anche il nuovo programma di membership di Fondazione ICA Milano, disponibile a partire dal 25 gennaio 2023. Dedicato a chi desidera partecipare in prima persona alle attività della Fondazione, il programma include quattro tipologie di iscrizione concepite per diversi tipi di pubblici, personalizzabili in base al livello di interesse. Dagli Under 30 agli Affiliati, dai Donatori ai Mecenati sino agli Sponsor, un percorso per sostenere e rendersi parte integrante della vita quotidiana di Fondazione ICA Milano. I dettagli del nuovo programma sono disponibili sul sito http://www.icamilano.it/membership |
CONTATTI PER LA STAMPA PCM Studio di Paola C. Manfredi Via Carlo Farini, 70 – 20159 Milano www.paolamanfredi.com | press@paolamanfredi.com Carlotta Biffi | carlotta@paolamanfredi.com | +39 345 3924956 ICA Milano | Istituto Contemporaneo per le Arti Via Orobia 26, 20139 Milano office@icamilano.it | www.icamilano.it Orari dal giovedì al sabato – dalle 12 alle 19 Ingresso libero FONDAZIONE ICA MILANO Fondazione ICA Milano – Istituto Contemporaneo per le Arti è una fondazione privata non profit dedicata alle arti e alla cultura contemporanea, alla ricerca e alla sperimentazione, nella quale convergono diverse forze e tipologie di protagonisti del mondo dell’arte: artisti, collezionisti, professionisti del settore, appassionati. Diretto da Alberto Salvadori, ICA è il primo Istituto Contemporaneo per le Arti che sorge al di fuori del mondo anglosassone, situato nell’ex area industriale di via Orobia a Milano. L’attività dell’Istituto si sostanzia in un’offerta alla città e al pubblico, dove condivisione e partecipazione sono le parole chiave per comprenderne l’attitudine. Mostre, editoria d’arte, ceramica, cinema, performance, musica, letteratura, attività seminariali di divulgazione, formazione, educazione e molto altro ancora costruiranno un percorso improntato su interdisciplinarità e transmedialità. Espressione di una precisa identità ‘milanese’ che storicamente mette in relazione l’iniziativa privata con la dimensione istituzionale, ICA trova ispirazione nella cultura del give back, ossia restituire per condividere. LE MOSTRE Apologia della Storia – The Historian’s Craft, a cura di Alberto Salvadori e Luigi Fassi (25 gennaio – 15 marzo 2019); Hans Josephsohn, a cura di Alberto Salvadori, e Galleria dell’Ariete. Una storia documentaria, a cura di Caterina Toschi, prima edizione di Gallery Focus, il progetto che esplora la storia delle gallerie italiane dagli anni Cinquanta a oggi (24 marzo – 2 giugno 2019); Equivalenze (Equivalence) – new work by Julian Stair e Verso Nuovi Canoni (Towards New Canons) – ceramics and contemporary art in Great Britain a cura di Tommaso Corvi-Mora, inserite nel percorso Ceramics con cui ICA intende indagare l’utilizzo della ceramica come medium artistico (21 giugno – 15 settembre 2019); Books and Others, prima edizione della manifestazione dedicata al libro d’arte e cultura visiva che diventerà un appuntamento annuale (27-29 settembre 2019); MASBEDO Perché le frontiere cambiano, a cura di Alberto Salvadori (12 ottobre – 10 novembre 2019); Simone Forti. Vicino al Cuore, a cura di Chiara Nuzzi e Alberto Salvadori, e When the Towel Drops, Vol 1 | Italy del collettivo artistico Radha May, a cura di Claudia D’Alonzo (29 novembre 2019 – 2 febbraio 2020); Arte Povera e “Multipli”, Torino 1970 – 1975, a cura di Elena Re (13 dicembre 2019 – 2 febbraio 2020); Charles Atlas. OMINOUS, GLAMOROUS, MOMENTOUS, RIDICULOUS, a cura di Alberto Salvadori (3 – 26 marzo 2021); Trovate Ortensia, a cura de Il Colorificio (6 maggio – 24 giugno 2021); Michael Anastassiades. Cheerfully Optimistic about the Future, a cura di Alberto Salvadori (9 settembre 2021 – 6 gennaio 2022); Simone Fattal. A breeze over the Mediterranean, a cura di Alberto Salvadori con Andrea Viliani, Stella Bottai, Laura Mariano (8 settembre 2021 – 9 gennaio 2022); Christine Safa. C’era l’acqua, ed io da sola, a cura di Alberto Salvadori (18 gennaio – 6 marzo 2022); Olympia Scarry. White noise, con contributi di Allora & Calzadilla e Stephen O’Malley (18 gennaio – 6 marzo 2022); THE OTHER: A FAMILIAR STORY, video installazione di Maria D. Rapicavoli (18 gennaio – 6 marzo 2022); Miriam Cahn. Gezeichnet, a cura di Alberto Salvadori e Luigi Fassi (18 marzo – 28 maggio 2022) Irma Blank. BLANK, a cura di Johana Carrier e Joana P. R. Neves (9 giugno – 22 luglio 2022) Books & Others, seconda edizione della manifestazione dedicata al libro d’arte e cultura visiva (16-18 settembre 2022); Annette Kelm, Die Bücher, a cura di Alberto Salvadori e Chiara Nuzzi (16 settembre – 15 ottobre 2022) Costanza Candeloro, MY SKIN-CARE, MY STRENGTH, a cura di Chiara Nuzzi (16 settembre – 23 dicembre 2022); Small Fixations, a cura di Chiara Nuzzi (28 ottobre – 23 dicembre 2022); How far should we go?, a cura di Rossella Farinotti (28 ottobre – 23 dicembre 2022); Reenactments (Bacchus), a cura di Alberto Salvadori (28 ottobre – 23 dicembre 2022). Didascalie immagini: Riccardo Benassi, Morestalgia, 2019, veduta dell’installazione presso Hall Alta Velocità Trenitalia – Bologna Cen- trale FS nel contesto di Live Arts Week 2020; Schermo LED attraversabile, contenuto digitale, struttura e catene in acciaio, sistema diffusione audio, elettronica di controllo; prodotto da Xing con il sostegno di Italian Council (2019), partners Centre d’Art Contemporain Genève, Italian Cultural Institute of Melbourne, ZKM | Zentrum für Kunst und Medien, Karlsruhe, Künstlerhaus Bethanien, Berlin; Collezione Museion, Bolzano / installation view at Hall Alta Velocità Trenitalia – Bologna Centrale FS in the context of Live Arts Week 2020; Crossable LED screen, digital content, steel structure and chains, sound system, control electronics; produced by Xing with the support of Italian Council (2019), partners Centre d’Art Con- temporain Genève, Istituto Italiano di Cultura of Melbourne, ZKM | Zentrum für Kunst und Medien, Karlsruhe, Künstlerhaus Bethanien, Berlin; Museion Collection, Bolzano, Photo© Andrea Rossetti Aziz Hazara, Rehearsal, 2020 Single channel video Duration: 1 minute 5 seconds Courtesy The Artist & Experimenter, Kolkata Lito Kattou, Myriad Worlds as Ours, 2022 Installation view at GAMeC, Bergamo Courtesy of the artist and T293, Rome MASBEDO, Sala di Fonologia Musicale di Milano della RAI (dettaglio), 2022 Courtesy MASBEDO |