1996 a Londra, Regno Unito) in collaborazione con la galleria e la prima a Milano.
Cece Philips
Conversations Between Two
26 settembre – 15 novembre 2024
Apertura giovedì 26 settembre, ore 18.00 – 21.00
Peres Projects è lieta di presentare Conversations Between Two, la terza mostra personale di Cece Philips (nata nel
1996 a Londra, Regno Unito) in collaborazione con la galleria e la prima a Milano. Questa serie di nuove opere
su tela è presentata insieme a un’opera teatrale scritta come accompagnamento dalla scrittrice Lucy Mcllgorm.
Nei suggestivi dipinti di Cece Philips, la notte è una figura onnipresente, invisibile ma percepita, che permea
gli spazi e le situazioni con una profonda sfumatura blu. Su questo sfondo notturno, le donne conversano, si
riuniscono, riflettono e vagano, attrici e osservatrici della vita che emerge in quelle ore blu tra il tramonto e l’alba.
In Conversations Between Two, le figure di Philips lasciano le strade di un’anonima cosmopolis per le poltrone di
velluto di un teatro, sedute in un profondo desiderio di essere consumate dall’apparentemente infinito senso di
possibilità che emana dal palco. “Voyeur con il permesso per una notte”, riflette Philips. Le idee di spettatorialità
e narrazione prevalgono nella sua pratica, qui esplorata attraverso il dispositivo del teatro, uno spazio in cui
desiderio, voyeurismo e narrazione dialogano.
“Il primo gesto femminista è dire: “Ok, loro guardano me. Ma io guardo loro”. L’atto di decidere di guardare, di
decidere che il mondo non è definito da come le persone vedono me, ma da come io vedo loro”. Queste parole
della regista e sceneggiatrice Agnès Varda parlano del rapporto tra chi osserva e chi è osservato, un’interazione
al centro della riflessione artistica di Cece Philips, che indaga le dinamiche di potere e di genere nell’atto di
guardare. Sotto il suo pennello, il soggetto dell’osservazione è ora l’osservatore, l’interprete del mondano
improvvisamente seduto tra il pubblico, testimone dello spettacolo.
Cece Philips scambia le sue sfumature blu con le calde tonalità del rosso, mentre la temperatura sale sulla
superficie del dipinto, traducendo il calore nell’atmosfera pulsante del teatro. “Rosso, rosso, rosso, ovunque”
descrive uno dei personaggi scritti da Lucy Mcllgorm, mentre ricorda la sua prima esperienza a teatro. Nelle
composizioni di Philips, il rosso avvolge le figure, suggerendo il suono di chiacchiere indistinte, di applausi,
forse di musica, e inducendo un calore sottile ma palpabile nella quiete blu della notte. Nelle opere di Philips si
percepisce ancora un certo silenzio, quello che si sente solo nell’attesa del primo atto, che indugia nella pausa di
un dialogo o nella delicata tensione di un primo incontro, prima di essere rotto dal suono di una voce, come evoca l’opera intitolata The Silent Awe of Strangers (soon to be friends).
Conversations Between Two, il dipinto che dà il titolo alla mostra, raffigura amici dell’artista che si scambiano
sussurri giocosi e segreti, catturando l’affinità che si crea in un momento di stupore e piacere condiviso.
Tuttavia, il titolo della mostra racchiude ulteriori dualità e sfumature, rivelando connessioni che vanno oltre
quelle di due personaggi che interagiscono in uno scambio verbale. C’è un dialogo continuo tra pittura e teatro,
tra personaggi dipinti e narrati, tra sé e sé. Gli spettatori in conversazione sono anche performer e pubblico, il
pubblico seduto in teatro, ma anche il pubblico che osserva il dipinto, formando una mise en abyme interattiva.
Come spettatori dell’opera intitolata Marionettes, ci troviamo improvvisamente a compiere l’atto di spettatorialità
per un pubblico dipinto, mentre ci troviamo dietro la quarta parete rotta dallo sguardo attento che i personaggi
pongono su di noi.
Assistendo a una performance, si è in grado di vedere riflessi i propri pensieri interiori in uno spazio esterno,
confondendo l’io privato e quello pubblico, mentre la finzione sembra sovrapporsi alla realtà. In Conversations
Between Two, la pittura e il teatro rivelano sfumature sulla complessità della vita, facendo luce sulla
rappresentazione quotidiana che diamo sul palcoscenico del mondo.
Dal suo debutto nel 2021, Philips ha presentato mostre personali alla Post Gallery di Zurigo (2024), a Peres
Projects, Seoul (2023) e Berlino (2022); alla ADA Contemporary Art Gallery di Accra (2022); alla Post Gallery
di Zurigo (2022 e 2021); e alla HOME di Londra (2021). Tra le mostre collettive recenti figurano GRIMM,
Amsterdam (2023); Harper’s, East Hampton (2023); Cob Gallery, Londra (2023); Ojiri Gallery, Londra
(2022). Attualmente fa parte della mostra bipersonale Digestif curata da Edoardo Monti a Palazzo Monti, Brescia.
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